Intervista a Sky per Luciano Spalletti, allenatore del Napoli, che ha parlato della prossima stagione degli obiettivi della sua squadra considerando anche l’addio di Insigne e quello sempre più possibile di Mertens.
Napoli, le parole di Spalletti
“Cosa mi aspetto dalla prossima stagione? Quando alleno una squadra, i miei calciatori sono tutto: quel che può fare la differenza quest’anno è che sono in una città che ha questa passione infinita per questi colori. Per un tentativo di fare cose importanti”, ha commentato Spalletti.
Un pensiero allo scudetto: “Se i tifosi chiederanno lo scudetto? Non sarebbe nulla di nuovo (ride, ndr). Vista la stagione precedente, con grandi risultati e grandi partite. Siamo stati in un piazzamento Champions da quando siamo partiti e ci siamo arrivati con largo anticipo. Poi ci sono delle partite dove potevamo fare qualcosa di più, quelle fanno male a tutti”.
Sulle difficoltà della Serie A con tante squadre forti: “Però poi bisogna considerare il percorso importante di crescita della squadra, su campi difficilissimi. È chiaro che ora si aspettano tutti che vengano rifatte quelle vittorie, però non è facile: non si parte a +9 dalla Juve e con quella distanza da Roma e Lazio, quindi rientrare fra le prime quattro sarà difficilissimo”.
Capitolo importante nella filosofia di calcio di Spalletti, il portiere: “Il portiere deve saper giocare coi compagni e dev’esser bravo coi piedi. Il futuro dei portieri per me è che addirittura uscirà fuori dalla lunetta, nessuno vuole un portiere che non sappia giocare con i piedi. Poi è giusto che debba anche saper parare. Ma su un gol subito per un portiere che esce e sbaglia, ce ne sono 10 di gol fatti grazie al suo apporto alla manovra”.