Andriy Shevchenko

Andriy Shevchenko, ex attaccante del Milan, ha rilasciato un’interessante intervista a Repubblica dove ha parlato tra l’altro del perché la SuperLeague non possa funzionare e dei suoi ricordi in Champions League coi rossoneri:

Super League

“Superlega? Così si distrugge il calcio, la tradizione. La formula che hanno inventato non l’ho capita. Negli Usa il modello di business è anche migliore di quelli europei. Però ci sono dei principi base: la squadra peggiore sceglie il migliore giocatore e poi non è vero che non giocano per il successo. Il calcio ha bisogno di spettacolo e lo spettacolo di soldi. Ma come ha detto Guardiola, non ha senso creare un torneo in cui rimani sempre. È un progetto presentato malissimo, distruggerebbe Paesi come il mio e tanti altri in cui sono nati grandi talenti. E sarebbe un danno verso la cultura del calcio. Il modello della Champions è stato modificato nel tempo, ma dà a tutti la possibilità di partecipare”

Champions League

“Primo gol in Champions a 18 anni? Se è per questo, a 15 anni con la Dynamo giocai un torneo giovanile vicino a Milano. Visitammo San Siro e pensai: io qui ci tornerò”. L’ex numero 7 ha anche ricordato il rigore in finale contro la Juve: “Il rigore? Il mio manifesto, la mia più grande vittoria. La cosa più difficile è non cambiare idea nei 50 metri dalla metà campo al dischetto”.

Pallone D’Oro

Il pallone d’oro lo darei a Mbappé. È troppo più forte. È imprendibile, a sinistra, a destra e in area, fiuta gli spazi. Ha rapidità, dinamismo, attira l’avversario, ha la scintilla, è elegante. E migliorerà, ha sentito presto l’inno della Champions”.

Il suo Milan

“Quando competi per vincere tutto, la scala in cima si restringe. Il successo del Milan nasceva dalle personalità: tanti di noi hanno avuto successo, da dirigenti, allenatori, presidenti, politici”.

LO SCONTRO CON MATERAZZI IN UN DERBY

Milan attuale

“Il Milan fuori dalla Champions ? Dieci anni fa avrei detto che era impossibile, ma tante cose sono successe, a cominciare dalla vendita di Silvio Berlusconi. Spero per i tifosi che l’assenza sia finita. Maldini? Ci sentiamo spesso. Il suo lavoro da dt è ottimo. La competitività nel calcio italiano è alta: l’Inter ha fatto la differenza anche perché la Juventus è calata. È un campionato equilibratissimo”.

Panchina di un Club

“Sì. Mi diverto, ma serve energia. Non mi chieda dove, ma vorrei un club di livello internazionale”.

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