Miller Mir

Duello senza esclusione di colpi nel GP di Doha, secondo appuntamento del Mondiale MotoGP, tra la Ducati di Jack Miller e la Suzuki del campione del mondo, Joan Mir. Un botta e risposta concluso con una carenata ad alta velocità da parte dell’australiano allo spagnolo in uscita dalla curva 16. Un gesto che è sembrato intenzionale ma non per la direzione gara che ha deciso di non punire il pilota.

Ecco perché, la nostra rubrica settimanale Pit Stop è interamente dedicata a Jackass

“Sono cose che possono succedere in gara”, ha detto Miller a sua discolpa. No, diciamo noi, sono cose che NON DEVONO succedere. Perché l’intenzionalità è stata evidente e la bandiera nera sarebbe stata il minimo in questa circostanza. Testa calda il ducatista che da sempre si dimostra una bel caratterino. Una grinta che ci piace, ma non fino a questo punto.

Pit Stop a Miller con la certezza che le cose potevano finire molto male tra lui e Mir che, dal canto suo, si era subito scusato per il precedente contatto che, evidentemente, ha fatto ribollire il sangue all’australiano.

Pit Stop a Miller perché, visto la velocità della Ducati, se si fosse concentrato di più sulla gara e non sul duello col campione del mondo, forse, non si sarebbe neppure trovato a dover battagliare così duramente con lui.

Pit Stop a Miller perché, vogliamo sottolinearlo, da lui ci si aspetta di più soprattutto a fronte del doppio podio di Zarco e Martin.

“Fermiamo” a modo nostro Miller perché qualcuno deve farlo. Nella speranza che la Ducati, seppur dietro le quinte, una tirata d’orecchie gliel’abbia fatta…

2 pensiero su “Pit Stop – Miller, così non si fa! La sportellata a Mir è da bandiera nera”

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