Con il turno di Serie A andato in scena nella sua interezza nel sabato pasquale, anche la nostra rubrica “Metto in panca…“, anticipa di qualche ora la sua uscita.
Potevamo scegliere diversi protagonisti di cui (s)parlare, ma la Juventus era già stata nostra vittima da troppo poco e punire ulteriormente un Cagliari in crisi evidente non ci sembrava il caso. Ecco perché la nostra attenzione è ricaduta sul Milan.
Metto in panca… il Milan perché, a fronte di una stagione che, in ogni caso sarà positiva rispetto alle ultime, non si può mollare in questa maniera e rischiare di essere risucchiati dalle rivali. Il secondo posto, adesso, è a rischio, come a rischio è l’approdo nei posti che valgono la Champions, obiettivo dichiarato anche di recente dagli addetti ai lavori.
Lo stop contro la Sampdoria, 1-1 finale ieri, ha detto che il Diavolo si è inceppato e che anche i suoi big – vedi l’errore di Theo Hernandez che ha fornito la palla del vantaggio a Quagliarella – hanno mollato, almeno in parte.
Metto in panca il Milan perché uscire a testa alta dall’Europa League non è abbastanza per il blasone del club. E non basta essere secondi in campionato a compensare l’eliminazione dal torneo. Specie se poi ti ritrovi a vincere in extremis contro una Fiorentina in piena difficoltà e pareggiare, appunto, con la Sampdoria.
Metto in panca il Milan perché mi aspettavo un calo, ma non pensavo potesse essere così netto tanto di mettere in discussione l’arrivo nei primi quattro posti. L’Atalanta è a -2, mentre Juventus o Napoli potrebbero addirittura arrivare a -1 dopo il recupero del loro match.
Pioli ha fatto un grande lavoro, Ibrahimovic ha fatto crescere i compagni, ma adesso, serve altro. Serve che la dirigenza faccia ritrovare la massima concentrazione ai suoi. Nessun altro impegno durante la settimana, solo il lavoro da una gara all’altra del campionato. Solo finali, per ritrovare la Champions e magari, si fa per scherzare, non tornare a far parte di questa nostra rubrica…